Ciao, grazie di essere qui!
Questa è Italia | Mondo, la newsletter che viaggia per il mondo attraverso le voci di scrittori e scrittrici che lo hanno raccontato e dei personaggi che lo hanno abitato.
Prima di iniziare:
Sono appena rientrata da un week-end cremonese in cui sono stata ospite del Porte Aperte Festival per presentare la nostra inchiesta “La vita delle altre” (la trovate sul n. 12 de La Revue) insieme a Shannice Alogaga, illustratrice di “Le streghe son tornate”, sempre per La Revue, e Laura Pegorini che nel Cortile del Museo Civico pieno di gente ci ha dato l’opportunità di dibattere di donne, violenza e diritti.
Sabato 5 luglio alle 21 io e Claudia Petrazzi, insieme a NonUnaDiMeno, saremo ospiti del Festival di fumetto e illustrazione Bande De Femmes, organizzato dalla libreria femminista Tuba al Pigneto: venite a trovarci!
Cina
““Il tè è sempre una soluzione”
(Titolo di un romanzo di Alexander McCall Smith).

Il primo ricordo che ho legato al viaggio in Cina è un errore.
Con la mia amica F. sbagliammo il punto di accesso alla Grande Muraglia e trascorremmo ore in un altro mondo. Si può accedere alla Muraglia da più ingressi che introducono a percorsi diversi perché diverso è lo stato di mantenimento delle mura. Al nostro ingresso non c’erano turisti, niente negozi di souvenir né guide propositive. Non ne avremmo incontrate per tutto il giorno. Camminammo per ore, ci arrampicammo a volte mani e piedi dove la strada era più scoscesa, ci aiutammo a vicenda in quei tratti più stretti e privi di muretti laterali. Incontrammo solo due gentili ragazzi svizzeri, un barboncino dal pelo arcobaleno e, solo da lontano, i suoi padroni che apparivano e scomparivano, senza mai riuscire a raggiungerli.
Infine arrivammo al punto in cui sembra di toccare il cielo, le gambe tremanti e la felicità dell’altitudine.
La consapevolezza delle meraviglie che nascono dagli errori.
Per questo numero sulla Cina ho scelto due libri editi da Atlantide. Il primo è Ogni cosa è bellissima e io non ho paura - di Yao Xiao, artista cinese che vive a New York -, titolo che mi fece innamorare. Sono riflessioni disegnate sui temi dell’identità, della consapevolezza di sé, del concetto di casa, della felicità e della paura.
Come si fa a disegnare tutto questo?
Xiao ci riesce in modo delicato e formidabile, ogni singola pagina è una confessione, una manifestazione di coraggio e, per me, una sorta di terapia da leggere poco alla volta, con lentezza e molti intervalli. Per soffermarsi a pensare a che cosa – soprattutto a chi – c’è dietro ogni singola illustrazione, dietro ogni sporadica parola, quanto potere assumono le due cose insieme.
Il secondo libro tradotto da Atlantide è Udon noodle soup di Yani Hu, che raccoglie cinque piccole storie d’amore a fumetti.
Dentro c’è l’innocenza dell’adolescenza e dei primi timidi amori, il rimpianto e i bei ricordi, cose dette e non dette, segni del destino, sentimenti che non finiscono mai.
La mia storia preferita è Amore e spazzolini in cui, con una palette pastello dove è sempre presente il verde, assistiamo alla fine di un amore tra due ragazzi ancora innamorati, alla vita che si ferma e poi continua, ai nuovi incontri e ai visi che cambiano con gli anni. Soprattutto assistiamo a quei sentimenti che vanno a finire in un cassetto come gli oggetti vecchi che non abbiamo il coraggio di gettare via, quelli che restano lì senza mai sparire veramente.
Da appassionata di the, tisane e infusi, la mia valigia di ritorno dalla Cina era piena di pacchetti, bustine e scatolette, credo di averne ancora qualcuno negli armadietti della cucina o sparsi sui ripiani delle librerie. Al rientro a Roma andavo spesso a comprarlo da Namastèy, negozio dietro al Pantheon la cui proprietaria viaggiava avanti e indietro dalla Cina con valigie molto più grandi della mia per procurarsi le foglie migliori.
Solo di recente però ho scoperto la storia di Lu Yu che è anche La storia del tè. Lu Yu era un orfano bruttino e balbuziente, cresciuto in un monastero finché la curiosità superò la tranquillità e lo spinse per la prima volta nel mondo esterno dove diventò il maggior esperto nella raccolta e nella preparazione del tè fino a dar vita a una vera e propria cultura e a un nuovo canone che si sarebbero diffusi in tutti il mondo.
Per restare in tema con la nostra newsletter, in questo libro sottile c’è una mappa delle zone di produzione del tè cinese, dalle aree montuose del sud allo Zhejiang orientale alle zone del Fiume Azzurro; una mappa delle varietà di tè scoperte da Lu Yu durante i suoi viaggi e un’illustrazione sulla preparazione della bevanda che è quasi una mappa fatta di fornelli, cucchiai, setacci, mestoli e panetti di foglie.
Appunto, per veri appassionati, da leggere davanti a una tazza bollente profumata, anche d’estate.
Gli ospiti del mese
Yao Xiao, edita da Atlantide
Yani Hu, edita da Atlantide
La storia del tè, edita da Cina in Italia
Nelle puntate precedenti abbiamo parlato e disegnato di Cile, Lisbona, Cuba, Brasile, Palestina e Israele, Istanbul, Messico, Tōkyō, Canada, Esilio/Desexilio, Parigi, Madri e New York, Case stregate, Barcellona e Luoghi immaginari
Nella prossima puntata parleremo e disegneremo di Alberi e foreste.
Se hai suggerimenti di luoghi, libri e autori in cui Italia | Mondo potrebbe fare tappa, o se vuoi illustrare la prossima mappa puoi scrivermi a fra.ceci@hotmail.it
Mi chiamo Francesca Ceci e sono autrice e sceneggiatrice di graphic novel e libri illustrati - Badù e il nemico del sole, Possiamo essere tutto, 51 cose da fare per essere felici - e collaboratrice, oggi o in passato, di riviste letterarie tra cui Altri Animali, Flanerì, I libri degli altri e Singola.
Nel 2025 ho pubblicato la mia prima inchiesta a fumetti sulla violenza di genere e sulle donne che vi sopravvivono: si intitola “La vita delle altre”, è illustrata da Claudia Petrazzi e pubblicata sul n. 12 de La Revue.
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